Neuro-atletica: come l'allenamento del apparato visivo può fare la differenza

La neuro-atletica sta rivoluzionando il modo in cui gli atleti si allenano.

Ma cosa rende questa forma di allenamento così interessante? Scopri di più in questo post del blog di Dynoptic!

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Le basi dell'apparato visivo

Per comprendere la funzione esatta della neuro-atletica, dovremmo in primo luogo parlare del funzionamento del nostro apparato visivo. L'apparato visivo gioca un ruolo importante o addirittura decisivo nella nostra performance. Ciò è dovuto in particolare al fatto che tutti i movimenti sono coordinati attraverso la percezione visiva.

L'apparato visivo invia in totale oltre 10 milioni di dati al secondo agli altri apparati, ove la maggior parte delle informazioni vengono trasmesse al cervello e al sistema nervoso centrale.

In questo modo, otteniamo informazioni fondamentali circa l'ambiente che ci circonda e possiamo muoverci in modo mirato.

Occhi vs. cervello: con cosa vediamo?

All'interno dell'apparato visivo vi sono più di 30 aree cerebrali responsabili della registrazione, dell'elaborazione e della valutazione delle informazioni. Con l'aiuto di un regolare training oculare, come la neuro-atletica, si ottimizza non solo la velocità, ma anche la precisione dei processi coinvolti, spesso decisiva.

In particolare negli sport di squadra, dove gli atleti di frequente devono reagire spontaneamente alle situazioni, l'apparato visivo gioca un ruolo determinante in termini di prestazione. In questo caso i risultati in velocità contano poco, piuttosto è molto più probabile che chi si muove prima e più precisamente dell'altro sia in vantaggio.

Di norma l'apparato visivo può:

1. ... fornire chiarezza visiva;
2. ... controllare i movimenti oculari;
3. ... determinare con precisione le relazioni di profondità con i singoli oggetti;
4. ... garantire una buona percezione periferica.

In che modo la neuro-atletica può aiutarti nel migliorare le performance sportive

Il compito principale del nostro cervello è da un lato di tenerci in vita e dall'altro di valutare le informazioni rilevanti. Quest'ultimo è particolarmente cruciale in situazioni imprevedibili.
Per essere pronti ad affrontare qualsiasi sorpresa, è consigliabile sottoporre gli occhi a un regolare allenamento come la neuro-atletica. Si tratta di un tema fondamentale, soprattutto per gli atleti di alto livello.

Perfino le piccole perdite di informazioni o disturbi nel complesso apparato visivo fanno sì che le situazioni vengano classificate in maniera insufficiente, a danno delle performance. In questi casi, il cervello preferisce correre ai ripari e tirare il freno a mano.

Quindi osserviamo come la neuro-atletica possa aiutare a evitare tali situazioni.

Incrementare le prestazioni con la neuro-atletica

Le scoperte neuroscientifiche stanno attualmente rivoluzionando la teoria dell'allenamento e lo sport di alto livello e fanno scalpore. Di fatto, una prestazione fisica ottimale è possibile solo se il cervello trasmette in modo affidabile informazioni di alta qualità agli occhi, al sistema di controllo dell'equilibrio e al corpo.

Chi si avvale dei metodi della neuro-atletica può allenare in modo specifico la ricezione e l'elaborazione delle informazioni.

A cosa bisogna prestare attenzione nella neuro-atletica

Il tuo apparato visivo lascia a desiderare? Nessun problema: la neuro-atletica può aiutarti a stimolarlo in maniera mirata.

Ove possibile, esegui l'allenamento senza occhiali. Poiché gli occhiali riducono l'ampiezza dei movimenti oculari, creando una sorta di gabbia visiva. L'area esterna alle lenti è nella maggior parte dei casi decisamente più sfocata. La montatura degli occhiali crea un confine che gli occhi non riescono a superare. Di conseguenza i muscoli oculari si indeboliscono, si muovono di meno e in maniera meno coordinata.

Rinunciando agli occhiali durante la neuro-atletica, non incorrerai in questi svantaggi. Tuttavia, se le tue capacità visive senza dispositivi correttivi dovessero essere troppo limitate, ovviamente puoi ricorrere all'uso di lenti.

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